Gentiloni: "L'Italia scelga di contribuire al riscatto europeo"

"È una grande occasione per il nostro Paese e non dovremmo lasciarcela sfuggire".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 03 Luglio 2024
Roma - 03 lug 2024 (Prima Pagina News)

"È una grande occasione per il nostro Paese e non dovremmo lasciarcela sfuggire".

"Il punto è se scegliere di contribuire al riscatto europeo, che non può più venire dal motore franco-tedesco, e questo schiude un ruolo decisivo all’Italia, ovvero puntare su chi vuole indebolire l’Unione, a vantaggio di interessi nazionali gretti e nostalgici. Io confido che questa sia la consapevolezza del governo. È una grande occasione per il nostro Paese e non dovremmo lasciarcela sfuggire".

Così, al Corriere della Sera, il Commissario Europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni.

"Valuteremo i risultati della scommessa di Macron lunedì prossimo. Di sicuro la situazione è difficile, soprattutto in una prospettiva europea. L’importanza della Francia è innegabile e lo scenario di un Paese che ha un sistema presidenzialista, nel quale il presidente non ha una maggioranza in Parlamento o addirittura ne ha una ostile, non ci può lasciare indifferenti", prosegue Gentiloni.

Ora, aggiunge, "è il momento di una sveglia per gli europei. Guardi, non è solo il caso francese. L’Europa può diventare centro di instabilità, volatilità, incertezza. E si illude chi pensa che questo clima non avrà conseguenze economiche gravi per tutti". "Il fatto che l’Unione europea, come gli Stati Uniti, stia diventando l’epicentro di una crisi, richiede una risposta, che può andare a mio avviso in una sola direzione: puntare sulle istituzioni comuni.

Dobbiamo smettere di fare i sonnambuli e guardare in faccia la realtà. Il famoso motore franco-tedesco non è mai stato così debole. Quindi, direi che affidarsi all’Unione sia la cosa più ragionevole. Significa che nonostante la tempesta francese, la debolezza tedesca e consapevoli delle sfide globali poste dalla Cina e dalla possibile vittoria di Trump, gli europei hanno la chance di scommettere sulle loro istituzioni. Se si sveglia l’Europa, abbiamo ampi margini di riscatto e strade importanti già tracciate, per esempio dai rapporti di Mario Draghi sulla competitività e di Enrico Letta sul mercato unico. Siamo riusciti a reagire egregiamente a una pandemia e a una guerra.

Ora dobbiamo avere un’Unione europea capace di reagire al pericolo che incertezza e fragilità investano le due grandi aree democratiche del mondo, l’America e l’Europa. Anche perché, se a novembre venisse eletto Trump, non c’è dubbio che la competizione da parte americana, già presente, diventerebbe feroce", conclude l'ex premier.


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