Morte Giovanna Pedretti: si indaga per istigazione al suicidio
La giornalista Selvaggia Lucarelli minacciata di morte: "Mi trasferisco su Instagram".
(Prima Pagina News)
Martedì 16 Gennaio 2024
Lodi - 16 gen 2024 (Prima Pagina News)
La giornalista Selvaggia Lucarelli minacciata di morte: "Mi trasferisco su Instagram".
I Carabinieri stanno indagando per capire chi sia la persona che abbia scritto la recensione negativa per la pizzeria "Le Vignole" di Sant'Angelo Lodigiano (Lo), la cui titolare, Giovanna Pedretti, è stata trovata senza vita nel fiume Lambro.

Nella recensione, l'utente si era lamentato di aver mangiato accanto a un tavolo dove erano seduti gay e disabili.

La Pedretti aveva risposto alla lamentela, per poi essere accusata, sui social, di essersi inventata tutto soltanto per avere un po' di pubblicità.

Al momento, la Procura ha aperto un fascicolo d'inchiesta per istigazione al suicidio, ipotesi per cui, nei prossimi giorni, saranno condotti gli approfondimenti e i rilievi tecnici del caso.

Inoltre, le indagini chiariranno ogni aspetto in merito a quel che era successo la domenica mattina, quando, dopo aver lasciato in auto la sua abitazione all'alba, si sarebbe uccisa tagliandosi le vene dei polsi e gettandosi nel Lambro. Ormai, infatti, pare non ci sia più alcun dubbio sull'ipotesi che la donna si sia suicidata.

Nell'ambito delle indagini, inoltre, i Carabinieri chiederanno a Google una risposta per fugare tutti i dubbi, dato che la donna non aveva scritto alcun biglietto d'addio.

Intanto, la famiglia della donna ha chiesto "tregua" alla stampa: "Figlia, marito e madre di Giovanna Pedretti si sentono sotto assedio, trovandosi ogni volta che escono di casa qualche cronista che li attende in strada per fare domande. Stanno vivendo un enorme dolore, la loro richiesta alla stampa è di dare tregua, di rispettare la sofferenza di una famiglia, in attesa che dalle indagini arrivino elementi più solidi", è l'appello lanciato dalla legale della famiglia, Simona Callegari.

Inoltre, la scorsa notte, sulla cancellata del parco pubblico antistante la pizzeria "Le Vignole", è stato posto uno striscione, con su scritto: "Stampa e tv rispettate la famiglia e non fatevi vedere più", con la firma "S.U". Ieri, la figlia della Pedretti aveva lanciato un appello, condiviso dagli amici sui social, in cui chiedeva ai giornalisti di lasciare l'area della pizzeria e della casa della famiglia, perché "siamo assediati".

Questa mattina, di fronte al ristorante, è stato messo un altro striscione, che chiede ai giornalisti di andare via: "Stampa e tv rispettate la famiglia e non fatevi vedere più".

Intanto, la giornalista Selvaggia Lucarelli, ha segnalato, sui social, di essere stata oggetto di minacce di morte: "So dove abiti, guardati le spalle perché hai le ore contate. Ti accoltello quando meno te lo aspetti. Non è uno scherzo", si legge in uno dei messaggi, ripostato dalla stessa Lucarelli.

Nelle minacce, gli utenti, anonimi, accusano la Lucarelli della morte della Pedretti. "Ovviamente nel caso dovesse succedere qualcosa (non a me, ripeto, io sono forte) diamo la colpa ai social, non ai giornali - ha scritto la Lucarelli - Volevo rasserenare il direttore di Repubblica, Salvini etc... Naturalmente io sono navigata e mi prendo tutto, spero lo sia altrettanto l'altra persona. Tra l'altro non ho ben capito. Oggi Repubblica scrive che io e Lorenzo ogni giorno brindiamo decidendo chi sputtanare. Abbiamo una rubrica insieme? Lavoriamo insieme? Bah. Però avanti così. Funziona!".

"Di questa signora morta non importa nulla a nessuno. Ognuno la sta usando per banchettare alla sua tavola", ha poi scritto la giornalista su X, annunciando che "per un po'" sarà attiva "solo su Instagram".

"Di questa signora morta non importa nulla a nessuno. Ognuno la sta usando per banchettare alla sua tavola. La politica. I colleghi a cui stavo poco simpatica. I giornali stessi". Per quanto riguarda la Pedretti, Lucarelli ha evidenziato che "è falso che la signora sia stata aggredita o manganellata", per poi lamentare che "ancora nessuno ha il coraggio di fare una riflessione sul ruolo della stampa in questa vicenda" e "si preferisce scaricare le colpe più genericamente sui social brutti e cattivi, social che alla fine sono il perfetto capro espiatorio del giornalismo".

La giornalista ha poi difeso Lorenzo Biagiarelli, suo fidanzato e primo a notare le incogruenze presenti nella recensione, "una persona che si occupa di cibo e ristorazione, sensibile e pacifica", che però "ha avuto due sfortune: che la povera signora si sia suicidata e che è il mio fidanzato".

"Se ogni volta che una persona finisce sulle cronache criticata per qualche motivo si suicidasse, i giornali dovrebbero chiudere. Ogni volta che qualche sito dedica un articolo a me, spesso stravolgendo parole per farmi sembrare Belzebù, sotto ci sono talmente tanti insulti che se fossi fragile sarei da tempo in una clinica psichiatrica. Ad essere ottimisti. Nessuno filtra o cancella. Io, per dire, nei limiti del possibile lo faccio", ha concluso.

"Il ristorante era sì la sua vita, è stata bastonata", ha detto la cugina di Giovanna Pedretti, Angela Giulia. "Era molto docile, molto buona e anche tutta la famiglia è così. Sempre disponibili. E' stata bastonata, ma per che cosa, poi? Per delle stupidaggini. C'è chi fa peggio, molto peggio. Però portare una persona al suicidio per certe str...", ha precisato "C'è chi poteva stare zitto: guardassero una volta in casa loro", ha continuato.

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