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Il presidente della Fondazione Vigamus partecipa alla kermesse romana per raccontare come il gaming stia ridefinendo il linguaggio dell’arte e della narrazione contemporanea.
Il presidente della Fondazione Vigamus partecipa alla kermesse romana per raccontare come il gaming stia ridefinendo il linguaggio dell’arte e della narrazione contemporanea.
Alla Festa del Cinema di Roma, tra anteprime, star e incontri d’autore, trova spazio anche il mondo dei videogiochi. Raul Carbone, presidente di Vigamus – il Museo del Videogioco di Roma – è presente per portare la voce di una delle forme d’arte più innovative del nostro tempo: quella interattiva.
L’incontro nasce dal desiderio di unire due linguaggi solo apparentemente lontani. Il videogioco, infatti, condivide con il cinema la capacità di raccontare storie, suscitare emozioni e riflettere la società contemporanea.
La partecipazione di Vigamus alla Festa rappresenta un passo importante verso il riconoscimento del gaming come espressione culturale e creativa, capace di generare valore educativo e artistico.
Durante il dibattito si è riflettuto sul ruolo delle nuove tecnologie nella narrazione audiovisiva e sull’evoluzione di un pubblico sempre più immersivo e partecipe. Raul Carbone ha sottolineato quanto Roma stia diventando un punto di riferimento per l’industria culturale, unendo tradizione cinematografica e innovazione digitale.
In questa cornice, Vigamus ha illustrato alcuni dei progetti futuri volti a rafforzare la connessione tra mondo accademico, creatori di contenuti e istituzioni culturali, proponendo nuovi spazi e format di divulgazione aperti alle scuole e ai giovani talenti.
L’intervento di Carbone conferma una visione chiara: il videogioco non è soltanto intrattenimento, ma un linguaggio universale che racconta il presente e anticipa i sogni del futuro, dialogando alla pari con cinema, arte e letteratura.