Reggio Calabria: terminato al Museo Archeologico il progetto "Vietato non toccare"

"Il progetto ha coinvolto un gruppo di detenuti in un percorso formativo dedicato alla riproduzione tattile di reperti archeologici".

(Prima Pagina News)
Venerdì 30 Maggio 2025
Reggio Calabria - 30 mag 2025 (Prima Pagina News)

"Il progetto ha coinvolto un gruppo di detenuti in un percorso formativo dedicato alla riproduzione tattile di reperti archeologici".

Si è svolta al Museo Archeologico di Reggio Calabria la conferenza di chiusura del progetto "Laboratorio Tattile - Vietato non Toccare al MArRC", di natura sperimentale e inclusiva, che ha coinvolto il Museo, la Sezione carceraria del Liceo Artistico "M.Preti - A. Frangipane", la Casa Circondariale di Arghillà e l'Associazione Ashiafatima.

"Il progetto, sviluppato nei mesi scorsi all'interno della struttura penitenziaria reggina - si legge in una nota - ha coinvolto un gruppo di detenuti in un percorso formativo dedicato alla riproduzione tattile di reperti archeologici. Guidati dagli operatori museali del MArRC e dai docenti del Liceo, i partecipanti hanno potuto sperimentare tecniche artistiche, approfondire la conoscenza del patrimonio culturale e contribuire alla realizzazione di manufatti ispirati ai beni conservati al Museo.

L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività del Museo dedicate all'accessibilità, all'educazione al patrimonio e alla cittadinanza attiva, con l'obiettivo di rendere il museo uno spazio sempre più aperto, inclusivo e capace di generare valore sociale".

"Con questo progetto - ha dichiarato il Direttore del MArRC Fabrizio Sudano - abbiamo voluto ribadire il ruolo fondamentale che la nostra struttura deve avere nella società: essere uno spazio di dialogo, di crescita e di inclusione. Questa iniziativa rappresenta un esempio concreto di come il patrimonio culturale possa diventare strumento di partecipazione attiva e di riscatto personale, anche in contesti difficili come quello carcerario. Attraverso il linguaggio universale dell'arte, abbiamo costruito ponti tra realtà diverse, promuovendo la conoscenza, il rispetto e la consapevolezza di sé e degli altri".

"È con profonda soddisfazione - ha detto la dirigente scolastica del liceo Preti Frangipane, Lucia Zavettieri - che presentiamo l'esito del progetto didattico che ha visto protagonisti i nostri studenti detenuti nella realizzazione di riproduzioni tattili di reperti custoditi nel Museo Archeologico di Reggio. Questo percorso, nato dalla sinergia tra scuola e Istituzioni, ha rappresentato un'esperienza formativa di grande valore, capace di coniugare arte, storia e inclusione. Si tratta di un esempio concreto - ha proseguito - di come il liceo artistico possa essere laboratorio di cittadinanza attiva, innovazione e responsabilità sociale".

Durante l'iniziativa sono state presentate le opere realizzate durante i laboratori e le testimonianze dei protagonisti. Hanno partecipato anche rappresentanti dell'amministrazione penitenziaria, del settore mondo museale e scolastico e una delegazione di studenti del liceo artistico.


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