La Roma torna alla vittoria all’Olimpico battendo il Como per 2-1 in una partita dai due volti: un primo tempo sottotono, culminato con il gol di Da Cunha, e una ripresa trasformata dalla genialità di Dybala e dai cambi azzeccati di Claudio Ranieri. “Roma Como 2-1” è il risultato di una gara che ha visto i giallorossi ribaltare lo svantaggio grazie a Saelemaekers e Dovbyk, approfittando anche dell’espulsione di Kempf. Per il Como, tanta qualità ma un finale amaro, nonostante un palo clamoroso di Vojvoda nel finale.
Roma - Como 2-1, la cronaca della partita
La partita parte con il freno a mano tirato per la Roma, che ci prova con triangolazioni e inserimenti, soprattutto grazie a un ispirato Dybala, ma senza mai rendersi davvero pericolosa. Il Como, invece, ha una grande occasione su un’uscita a vuoto di Svilar che rischia di costare caro, ma per il resto si limita a mostrare una buona qualità di palleggio e un midfield intrigante, illuminato da Nico Paz, uno dei talenti più interessanti della Serie A. Tra i giallorossi si distinguono Angelino e Koné, mentre Pellegrini delude con un primo tempo anonimo. Al 30’ Dybala ha una chance clamorosa: servito nell’area piccola, calcia di prima col destro ma troppo debolmente, sprecando. La svolta arriva al 43’, quando Mancini sbaglia il movimento e si perde Da Cunha, che solo davanti a Svilar lo trafigge per il vantaggio comasco.
Il secondo tempo si apre con Ranieri che scuote la squadra: fuori uno spento Shomurodov per Dovbyk e Pellegrini per El Shaarawy. La mossa decisiva arriva al 59’, con Saelemaekers al posto di un pessimo Soulé. Il belga cambia la partita: al 60’ duetta con Dybala, serve Celik che gli restituisce il pallone, e la sua conclusione deviata diventa una palombella imprendibile per Butez. 1-1, l’Olimpico esplode. Un minuto dopo il Como resta in dieci per la doppia ammonizione di Kempf, e la gara prende una piega favorevole ai giallorossi. L’arbitro Pairetto, però, perde la bussola: al 69’ ignora un doppio colpo alla testa e fa proseguire, col Como che segna tra le proteste, ma il guardalinee segnala il fuorigioco e salva tutto. Al 73’ Ranieri azzecca un altro cambio: fuori un Celik poco attento, dentro Rensch. L’olandese si presenta subito con un cross al volo che pesca Dovbyk, bomber di razza, per il 2-1 con un tocco sotto porta. Nel finale il Como ci prova ancora, colpendo un palo pieno con Vojvoda all’87’, ma Svilar si riscatta con interventi decisivi; subito dopo El Shaarawy spreca il tris con un tiro centrale e debole.
Le pagelle del match
ROMA
• Svilar 6,5: Un’uscita a vuoto nel primo tempo mette i brividi ai tifosi, rischiando di regalare il gol al Como in una situazione che poteva cambiare la partita. Tuttavia, si riprende nella ripresa e nel finale diventa decisivo con parate sicure che blindano il 2-1, riscattando l’errore iniziale soprattutto con il miracolo su Cutrone.
• Celik 6: Partita a due facce: in difesa soffre spesso, mostrando lacune di concentrazione, ma in attacco si rende utile con l’assist intelligente per Saelemaekers che porta al pareggio. Esce al 74’ per Rensch. (Dal 74’ Rensch 6,5: Entra e cambia il match in pochi minuti, servendo un cross al volo di rara precisione che Dovbyk trasforma in gol. Impatto devastante).
• Mancini 5,5: Grave errore di posizionamento sul gol di Da Cunha, quando si fa sorprendere sul lato sbagliato della corsa e lascia l’avversario solo davanti al portiere. Per il resto, prestazione senza infamia né lode, ma quella disattenzione pesa.
• Ndicka 6: Solido ma non eccelso, tiene la linea difensiva con ordine senza commettere errori clamorosi, ma non spicca per interventi memorabili. Una gara diligente e nulla più.
• Soulé 5: Una prestazione da dimenticare: mai in partita, inefficace nei duelli e incapace di accendere la fascia. Giusta la sostituzione al 59’. (Dal 59’ Saelemaekers 7,5: Ingresso che spacca la gara. Duetta splendidamente con Dybala, propizia il pareggio con una conclusione deviata e dà vivacità all’attacco. Tra i migliori e decisivi della squadra.
• Koné 6,5: Uno dei più positivi nel primo tempo, dove lotta con grinta, si inserisce bene negli spazi e offre dinamismo al centrocampo. Cala nella ripresa e viene sostituito al 59’. (Dal 59’ Cristante 6: Entra per dare equilibrio, svolge il compitino senza strafare ma con la solita affidabilità).
• Paredes 6: Mostra la sua qualità nel palleggio e nella gestione della palla, ma non trova mai la giocata decisiva per incidere davvero. Una prestazione sufficiente, senza squilli.
• Angeliño 7: Inossidabile sulla sinistra, offre costanza e lucidità per tutta la partita. Difende con attenzione e spinge con continuità, confermandosi un punto di riferimento fondamentale.
• Dybala 8: Nonostante la marcatura a uomo predisposta da Fabregas regala una prestazione sontuosa con una grande qualità di gioco e provocando un'espulsione e diverse ammonizioni. Personalità da leader, giocate di classe e un assist decisivo per il pareggio di Saelemaekers. Sfiora il gol al 30’ con un’occasione clamorosa che capita però sul destro.
• Pellegrini 5: Evanescente, mai incisivo e fuori dal gioco per tutto il primo tempo. Una prova deludente che convince Ranieri a toglierlo all’intervallo. (Dal 46’ El Shaarawy 6,5: Entra con il piglio giusto, salta l’uomo e crea pericoli, ma spreca una chance d’oro nel finale con un tiro debole e centrale).
• Shomurodov 5,5: Fumoso e poco concreto, si muove molto ma non riesce mai a rendersi pericoloso o a incidere sotto porta. Sostituzione inevitabile all’intervallo. (Dal 46’ Dovbyk 6,5 Bomber di razza, segna il gol della vittoria con un tocco sotto porta da vero opportunista, dimostrando fiuto e freddezza).
• All. Ranieri 8: Maestro nella lettura della partita, azzecca tutti i cambi: Saelemaekers, Dovbyk e Rensch ribaltano il match. La sua mano è evidente nella rimonta, un lavoro tattico impeccabile.
COMO
• Butez 6: Non ha colpe sui due gol subiti: sul pareggio è spiazzato dalla deviazione, sul 2-1 non può opporsi al tocco ravvicinato di Dovbyk. Per il resto, ordinaria amministrazione.
• Smolcic 6: Tiene bene la posizione fino al 55’, senza particolari sbavature, ma non brilla in fase di spinta. Esce per Vojvoda. (Dal 55’ Vojvoda 6,5: Sfiora il pareggio con un palo pieno all’87’, mostrando carattere e qualità in un finale arrembante).
• Goldaniga 6: Difende con ordine e attenzione, ma non riesce a opporsi alla rimonta della Roma quando il Como resta in inferiorità numerica. Una prova accettabile.
• Kempf 5: Ingenuo e decisivo in negativo: si fa espellere per doppia ammonizione al 61’, lasciando i suoi in dieci e spalancando la strada alla rimonta avversaria. Grave errore.
• Valle 6: Sufficiente sulla fascia, non demerita ma non lascia il segno con iniziative decisive. Esce al 73’. (Dal 73’ Moreno 6: Entra nel momento più difficile, ha poco tempo per incidere e non si fa notare).
• Caqueret 6: Porta qualità al palleggio del Como fino al 55’, quando viene sostituito. Prestazione discreta ma senza guizzi particolari. (Dal 55’ Cutrone 6: Lotta con generosità in avanti, ma non trova spazi per rendersi pericoloso).
• Perrone 6,5: Uno dei migliori tra i lombardi, offre un palleggio fluido e una visione di gioco interessante. Regge bene il centrocampo fino alla fine.
• Da Cunha 7: Freddissimo nel segnare il gol del vantaggio, approfittando dell’errore di Mancini e battendo Svilar con lucidità. Pericoloso per tutta la gara, uno dei più vivaci.
• Strefezza 6: Qualche spunto sulla fascia, ma non riesce a trovare continuità o giocate decisive per mettere in difficoltà la difesa romanista. Sufficiente.
• Nico Paz 7: Conferma il suo talento, tra i più intriganti del campionato. Illumina il gioco con tocchi di classe e personalità, uscendo solo all’83’. (Dal 83’ Ikoné s.v.: Troppo poco tempo per giudicarlo).
• Diao 6: Si dà da fare in attacco con impegno, ma non riesce a creare pericoli concreti. Esce al 73’. (Dal 73’ Fadera 6: Entra e prova a dare vivacità, ma senza lasciare il segno).
• All. Guindos 6,5: Con Fabregas squalificato, guida un Como che mostra qualità nel palleggio e un’identità chiara, ma crolla nel secondo tempo dopo l’espulsione e non riesce a reagire.
• Arbitro Pairetto 4,5: Perde completamente il controllo della partita, con una gestione confusa e un errore grave al 69’ quando ignora un doppio colpo alla testa. Insufficiente.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News