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Vittorio Camaiani svelerà la sua nuova collezione Spring/Summer 2024, intitolata “Ritorno in Oriente”, sabato 23 marzo p.v., alle ore 18.30, presso la Galleria del Cardinale Colonna di Palazzo Colonna. La straordinaria settecentesca dimora nobiliare romana per l’occasione festeggerà il secondo anno della sua rinnovata gestione. A presentare la sfilata, per il prestigioso anniversario, sarà la giornalista di moda e costume Elena Parmegiani, Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna, già Direttore della Coffee House di Palazzo Colonna.
Lo stilista marchigiano con la sua nuova collezione ci ripropone un tema a lui molto caro: il viaggio. Legato all’Indonesia da anni, con questa collezione porta in scena, quasi fosse un sofisticato souvenir, l’estetica raffinata e lineare di quelle terre lontane. Sono creazioni che nascono dal cuore, nelle quali si incontrano due mondi che si attraggono da secoli: l’Oriente e l’Occidente.
Dell’Oriente Camaiani riporta sapientemente la fluidità, l’eleganza delle linee e dei gesti, ma anche aspetti più visivi come i colori, la vegetazione, i tramonti, in una fusione continua con il nostro immaginario occidentale.
La linearità tipica dell’estetica di Camaiani si “contamina” di fantasie batik alternate alle sete comasche, per costruire un incontro affascinante tra vicino e lontano che permette, alla donna che sceglie di vestire Camaiani, di viaggiare in pochi istanti semplicemente aprendo le ante del proprio armadio.
Anche la costruzione stessa dei capi di questa collezione vive di una continua fusione dove non esistono confini. Le camicie fluide si appropriano dell’obi giapponese, su molti capi spiccano colli alla coreana che Camaiani reinterpreta secondo il suo mood. Gli abiti da sera, che evocano le atmosfere della Shanghai degli anni Trenta, fanno sognare serate mondane che potrebbero svolgersi a Londra come a Kuala Lumpur.
In questa collezione la donna Camaiani può indossare di giorno capi che nella linea più occidentale sposano tessuti batik dai disegni a stampa o realizzati a mano su disegno dello stesso stilista e realizzati da Quarzia, una valida realtà italiana che opera a Bali.
Per la sera si può, invece, sbizzarrire con camicie di organza abbinate a pantaloni dal taglio smoking, gilet in seta chiusi da alamari realizzati completamente a mano e infine abiti da sera in doppio chiffon e crepe di seta.
I colori della collezione virano dai verdi della giungla tropicale agli azzurri del cielo e del mare fino ad arrivare al beige e al bianco che simboleggiano l’essenzialità dello stile orientale attraverso ruvidi lini, cotone, sete e organze di diverse pesantezze.
Negli accessori l’Oriente si manifesta di giorno con i cappelli di rafia a pagoda, di Jommi Demetrio, e con le calzature basse realizzate sempre in rafia, mentre per la sera spiccano i sandali alti in raso di Lella Baldi. In linea con la raffinatezza della collezione anche gli chignon dell’hairstyling magistralmente eseguiti dalla Compagnia della Bellezza ed il trucco diretto dalla make up artist Viviana Ramassotto.