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Rappresentanti del mondo scientifico, di Enti Statali, Locali, delle forze dell'ordine e della Chiesa, si confronteranno in un convegno organizzato dall'associazione EcoFood Fertility, diretta dal noto Uroandrologo Luigi Montano
Rappresentanti del mondo scientifico, di Enti Statali, Locali, delle forze dell'ordine e della Chiesa, si confronteranno in un convegno organizzato dall'associazione EcoFood Fertility, diretta dal noto Uroandrologo Luigi Montano
Domani 6 marzo 2025, presso il teatro Italia si terrà un convegno scientifico, organizzato da Ecofood Fertility dal titolo Ambiente e Salute. L'iniziativa verrà svolta in modalità mista, ospiterà esperti della rete interdisciplinare per la salute ambientale e riproduttiva, che presenteranno risultati, nuove linee di ricerca e prospettive. Interverranno Luigi Montano, Luigi Montano uroandrologo ASL Salerno e coordinatore progetto Eco food fertility, nonché presidente società italiana della riproduzione umana; Michele di Bari, prefetto di Napoli; Lucia Volpe, prefetto di Caserta; Tito D'Errico, sindaco di Acerra; Monsignor Antonio di Donna, vescovo di Acerra; Generale Giuseppe Vadalà, commissario unico per la bonifica della Terra dei fuochi e Ciro Silvestri incaricato, del ministro dell'Interno per terra dei fuochi. In Italia, lo studio SENTIERI dell'ISS (Istituto Superiore di Sanità) ha evidenziato un aumento di tumori e malattie croniche nelle aree contaminate, confermando il legame tra inquinamento e salute pubblica. Esistono forti disuguaglianze sanitarie anche tra territori vicini. La raccolta di dati sui tumori e altre malattie croniche con lunga latenza rappresentano informazioni indicative, utili per la programmazione sanitaria, quando vengono trasmessi in tempi ragionevoli, Mara rappresentano, comunque, dati di esito di processi di lunga esposizione, rendendo complessa l'identificazione delle cause. Gli inquinanti chimici e fisici, insieme a cattivi stili di vita, rappresentano una grave minaccia per la salute pubblica i cui effetti sono anche trans- generazionali. Il sistema riproduttivo è particolarmente vulnerabile: l'OMS (2023) stima un'infertilità di coppia del 17,5% , mentre una meta analisi segnala un calo del 62,3% della conta spermatica tra il 1973 e 2018, con un'accelerazione nei paesi più inquinati. E' quindi essenziale passare dalla semplice osservazione degli esiti patologici alla rilevazione precoce dei danni, per avviare azioni concrete di salvaguardia attiva della salute pubblica, in particolare, per le nuove e future generazioni. Il progetto Eco food fertility, attivo da 10 anni, utilizza biomarcatori riproduttivi per identificare i primi segni di danno ambientale e proporre nuove misure di prevenzione e resilienza. Studi condotti nelle aree più esposte hanno evidenziato un incidenza significativa di alterazioni Nella qualità seminale dei giovani sani. Lo stesso progetto apre a strumenti innovativi per il bio monitoraggio, la sorveglianza sanitaria, e la prevenzione, per la tutela della fertilità e della salute generale. L'evento assume un'importanza ancora Maggiore alla luce della recente sentenza della corte europea dei diritti dell'uomo sulla Terra dei fuochi, che ha riconosciuto l'inazione dello stato italiano è imposto misure di risanamento ambientale.