Aldo Sciamanna: “45 anni fa nasceva Siaed, oggi il nostro bilancio è straordinariamente positivo”

Aldo Sciamanna, Vincenza Corinaldesi e Sergio Bartolotti fondano nel 1977 la Siaed, una società di consulenza e di assistenza tecnica che nel giro di 45 anni ha segnato profondamente il percorso della riforma digitale in Italia. Con un bilancio che oggi consente a Siaed di vantare una Fondazione culturale, “Dià Cultura” caposcuola nel mondo dell’archeologia internazionale.

(Prima Pagina News)
Giovedì 09 Giugno 2022
Milano - 09 giu 2022 (Prima Pagina News)

Aldo Sciamanna, Vincenza Corinaldesi e Sergio Bartolotti fondano nel 1977 la Siaed, una società di consulenza e di assistenza tecnica che nel giro di 45 anni ha segnato profondamente il percorso della riforma digitale in Italia. Con un bilancio che oggi consente a Siaed di vantare una Fondazione culturale, “Dià Cultura” caposcuola nel mondo dell’archeologia internazionale.

“Per tutti noi è una settimana importante questa- ripete con malcelato orgoglio Aldo Sciamanna, patron Fondatore e presidente della società Siaed- La cosa che più mi inorgoglisce è l’aver trovato accanto a me una squadra d’eccellenza che ha permesso alla società di crescere sempre di più e di produrre risultati eccellenti. Di questo sono sempre molto grato a Vincenza Corinaldesi che ci ha lasciati cinque anni fa,se l’è portata via un male incurabile, ma che in realtà è ancora sempre qui tra di noi”.

Fondata nel 1977, Siaed – ricorda il Presidente Aldo Sciamanna- “opera oggi in ambito BPR progettando, sviluppando e implementando soluzioni volte a fornire i migliori servizi di back-office a clienti attivi nei settori finanziario, dei servizi e della pubblica amministrazione. Negli anni sono state sviluppate attività di delivery e consulting services, soluzioni applicative e infrastrutturali avanzate, garantendo un’offerta completa che aggrega operazioni, analisi, progettazione, gestione e monitoraggio dei processi aziendali”.

È il direttore generale della società Marco Dagostino che entra nei dettagli del sistema produttivo: “Siaed S.p.A ha sviluppato un proprio modello di evoluzione basato su tre direttici fondamentali: processi, tecnologia e persone. Il modello adottato per i servizi offerti si fonda su un sistema di qualità e di sicurezza, su standard di riferimento internazionali e sul continuo aggiornamento dettato dalle normative vigenti. Le sedi forniscono copertura su tutto il territorio nazionale, operando secondo la dinamica delle attività di bilanciamento al fine di garantire la business continuity fornita dal proprio data center e da circa 260 professionisti distribuiti nelle nostre tre sedi (Roma, Milano e Trieste)”.

Da oltre quarant’anni – ripete Aldo Sciamanna- “lavoriamo per rendere più efficiente, efficace e sostenibile l’operatività dei nostri clienti. La chiave del nostro successo risiede nell’attitudine al cambiamento. La misura del nostro successo si trova nel rapporto con i nostri clienti, basato su qualità, sicurezza e collaborazione. In un mercato costruito sulla continua innovazione, abbiamo definito il nostro modello di crescita basandolo su tre direttrici fondamentali: processi, tecnologia e persone”.

Nei fatti SIAED offre servizi di consulenza personalizzati a seconda delle necessità del cliente, seguendo un modello consolidato in diversi ambiti che, mediante un assesment focalizzato sui processi e sulle tecnologie, va ad identificare le aree di miglioramento degli stessi e le strategie da mettere in atto per la trasformazione digitale. Ma c’è un capitolo altrettanto fondamentale della storia e della vita della società che è la diffusione della cultura con un occhio puntato sul mondo internazionale dell’archeologia.

L’impegno etico di Siaed, sancito da uno specifico codice, passa infatti- spiega lo stesso Presidente Sciamanna- anche attraverso il sostegno alle attività culturali della nostra “Fondazione Dià Cultura”, istituzione senza fini di lucro fondata dall’azienda informatica nel 2012 con il fine di contribuire a sostenere la crescita culturale ed etica del nostro Paese. Nei fatti, la Fondazione Dià Cultura aspira a mettere in connessione fra loro realtà private e pubbliche, attive nella ricerca, con il fine di valorizzare il patrimonio culturale italiano agevolandone una fruizione collettiva sempre più ampia. A tal fine la Fondazione Dià Cultura è attiva in campo editoriale, con la curatela dei contenuti del mensile archeologico “Archeologie” e di altre pubblicazioni affini, e in ambito museologico come ente promotore della manifestazione culturale annuale “Romarché. Parla l’archeologia” volta – con i suoi programmi di taglio storico, archeologico, artistico, antropologico – a valorizzare e a far conoscere le realtà museali della città di Roma.

“L’edizione di quest’anno- conclude Aldo Sciamanna- sarò ancora più importante delle precedenti, perché dopo due anni di silenzio e di pandemia torniamo finalmente in scena e in campo con le nostre proposte culturali e il racconto affascinante di una Roma che non si vede più, e tutto questo lo faremo per la gioia dei più grandi archeologi moderni che da anni sono nostri ospiti a Roma Archè”. L’appuntamento è per la settimana prossima, 17 e 18 giugno al Museo Etrusco di Valle Giulia, una location che la dice lunga sul nostro ruolo e la nostra presenza nel panorama culturale italiano ed estero”.(p.n.)


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