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Il raggruppamento temporaneo Dolomiti Strade con Ecoedile e Graffer si aggiudica l’appalto dell’interversante di Livigno, superando il predominio dei concorrenti e aprendo la strada verso una mobilità più sostenibile entro le Olimpiadi 2026.
Il raggruppamento temporaneo Dolomiti Strade con Ecoedile e Graffer si aggiudica l’appalto dell’interversante di Livigno, superando il predominio dei concorrenti e aprendo la strada verso una mobilità più sostenibile entro le Olimpiadi 2026.
A Livigno si compie un passaggio decisivo per la mobilità alpine: il progetto dell’interversante compie un balzo avanti grazie all’assegnazione dell’appalto al raggruppamento temporaneo formato da Dolomiti Strade, Ecoedile e Graffer, che ha prevalso sugli altri competitor, ottenendo il via libera definitivo. L’opera – pensata per alleggerire il traffico e connettere i due versanti del paese – assume ora una veste concreta e strategica in vista dei Giochi Olimpici del 2026.
L’interversante prevede la realizzazione di una cabinovia Carosello–Freita–Valfin, dotata di 36 cabine da 10 posti ciascuna, con una capacità oraria stimata in 1.800 persone, oltre a un parcheggio interrato in località Freita collegato alla stazione intermedia. Questo sistema mira a ridurre l’uso dell’auto, favorendo spostamenti più “dolci” tra i versanti del paese.
La vittoria del raggruppamento Dolomiti Strade–Ecoedile–Graffer non è frutto del caso. L’offerta presentata ha saputo combinare adeguatezza tecnica, sostenibilità, costi competitivi e rispetto ambientale, contrastando l’egemonia tradizionale dei concorrenti abituati ad aggiudicarsi grandi appalti. Questo risultato conferma come anche operatori meno “primari” possano emergere quando le condizioni progettuali e amministrative premiano qualità e concretezza.
Secondo le stime, l’interversante permetterà una riduzione stimata del 23% del traffico automobilistico. Il collegamento dei versanti non è pensato soltanto per i mesi dei Giochi, ma diventerà un tassello permanente della mobilità locale, lasciando in eredità alla comunità una rete infrastrutturale moderna e sostenibile.
Da Regione Lombardia a Comune di Livigno, il progetto ha raccolto consensi unanimi per il suo valore simbolico e pratico, ponendosi come modello urbano alpino proiettato verso il futuro.