Delitto di Garlasco: ex procuratore Venditti indagato per corruzione, "ha ricevuto soldi per scagionare Andrea Sempio"

In un appunto trovato in casa Sempio c'era scritto: "Gip archivia 20x30 euro". I legali di Stasi: "Nuove accuse di gravità inaudita".

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Venerdì 26 Settembre 2025
Pavia - 26 set 2025 (Prima Pagina News)

In un appunto trovato in casa Sempio c'era scritto: "Gip archivia 20x30 euro". I legali di Stasi: "Nuove accuse di gravità inaudita".

L'ex procuratore di Pavia Mario Venditti è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di corruzione in atti giudiziari, nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco (Pv) il 13 agosto del 2007.

Secondo la Procura, il magistrato avrebbe ricevuto denaro per scagionare Andrea Sempio, unico indagato nel nuovo filone d'indagine. La Guardia di Finanza pavese ha perquisito le abitazioni di Venditti, che ha archiviato Sempio per due volte, e quelle dei genitori e degli zii del 37enne.

Il decreto di perquisizione è stato notificato a nove persone. Stando all'accusa a Venditti sarebbe "stata proposta o comunque ipotizzata la corresponsione di una somma di denaro".

Perquisite le abitazioni dell'ex procuratore a Pavia, Genova e a Campione d'Italia, le abitazioni di due membri delle Forze dell'Ordine, al momento in congedo, operative presso la sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Pavia, e le case dei genitori e degli zii di Sempio.

Nel corso delle perquisizioni, i carabinieri e i finanzieri di Milano e Pavia sono venuti in possesso di vario materiale, portato via dentro alcuni scatoloni.

La Finanza sta ascoltando i genitori di Andrea Sempio: si sospetta che Venditti abbia ricevuto 20-30 mila euro per scagionare Andrea Sempio, indagato nel primo procedimento penale per omicidio e archiviato nel 2017. "Per me quello era un preventivo di spese legali", ha precisato uno dei legali di Sempio, Massimo Lovati, interpretando l'appunto sequestrato in casa del 37enne, su cui c'era scritto "Venditti gip archivia x 20.30 Euro". Questo è uno degli elementi "chiave" dell'indagine dei pm di Brescia sull'ex procuratore di Pavia facente funzioni.

"Sono sereni e stanno collaborando, stanno guardando PC e telefonini e verbalizzando", ha detto Lovati, entrando nella villetta dei Sempio. "Onestamente le cifre di cui si parla nell'appunto che sarebbe stato trovato - 20 o 30 mila euro - mi sembrano una base troppo esigua per un'ipotesi corruttiva di un professionista del genere". Le cifre trovate dai militari del Gico della Guardia di Finanza indagando su alcuni prelievi, però, sono più elevate.

La Gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha dato il suo via libera ad una proroga di 70 giorni per l'incidente probatorio ordinato nell'ambito della nuova inchiesta sul delitto di Chiara Poggi. A chiedere la proroga sono stati gli stessi periti nominati dalla Gip, la genetista Denise Albani e l'esperto dattiloscopico Domenico Marchigiani. La decisione è stata presa al termine dell'udienza di questa mattina, le parti sono state nuovamente convocate in aula per il 18 dicembre.

"L'ipotesi accusatoria è talmente grave che credo non debba essere commentata da un semplice avvocato. I magistrati dimostreranno la fondatezza di queste indagine, ma la gravità dei fatti contestati è inaudita". E' quanto ha dichiarato l'avvocato Antonio De Rensis, legale difensore di Alberto Stasi. "L'indagine che ha portato Stasi in carcere è stata costellata da errori e orrori, come cancellare un alibi. L'indagine di oggi di Pavia e quella di Brescia sono costellate di approfondimenti. Qui si aggiunge, non si toglie. E quando si aggiunge di solito si sbaglia meno", ha concluso.


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