Palermo: subisce per mesi i ricatti della figlia 15enne e del fidanzatino, 48enne morto suicida

I due sono stati arrestati per estorsione aggravata e istigazione al suicidio.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 08 Gennaio 2025
Palermo - 08 gen 2025 (Prima Pagina News)

I due sono stati arrestati per estorsione aggravata e istigazione al suicidio.

Aveva molta paura delle minacce, dei ricatti e delle continue richieste di soldi da parte della figlia 15enne e del fidanzatino di lei, di 17 anni. Inoltre, aveva un profondo senso di colpa per non essere riuscito ad educarla.

L'uomo, G. M., un 48enne palermitano, era stato tormentato per tre mesi, dal dicembre 2023, con messaggi Whatsapp in cui i due chiedevano sempre soldi, e il fidanzatino della figlia era anche arrivato a minacciarlo di morte. Lo scorso marzo, l'uomo non ha più retto la situazione e si è ucciso, impiccandosi nella sua abitazioni. Quest'oggi, la figlia e il fidanzatino sono stati arrestati.

Il suicidio 48enne è immediatamente apparso anomalo, e i parenti l'hanno subito collegato alle continue pressioni che l'uomo aveva subito dai due fidanzatini. A testimoniare quanto subito dall'uomo è il cellulare, trovato dagli investigatori, con dentro tre mesi di chat che non lasciano adito ad alcun dubbio.

Oggi, dopo un'indagine durata otto mesi, la Procuratrice per i Minori Claudia Caramanna ha arrestato i due ragazzi con le accuse di estorsione aggravata e istigazione al suicidio. La ragazzina è stata messa in una comunità a Catania, mentre il fidanzato, che intanto è diventato maggiorenne, è stato portato all'Istituto Penale Minorile Malaspina di Palermo. L'udienza preliminare inizierà il 26 marzo davanti al Gup del Tribunale dei Minori di Palermo, Nicola Aiello.


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