Palestina, Gabriele Muccino: "Sto ricevendo insulti pesanti su massacri, mi fermo qui"
"Sono stanco di vedere persone, colleghi, giornalisti che la pensano come me ma non hanno il coraggio di dirlo ad alta voce".
(Prima Pagina News)
Venerdì 26 Gennaio 2024
Roma - 26 gen 2024 (Prima Pagina News)
"Sono stanco di vedere persone, colleghi, giornalisti che la pensano come me ma non hanno il coraggio di dirlo ad alta voce".
"E qui io mi fermo". Così inizia il messaggio su Instagram di Gabriele Muccino, che ha deciso di fermarsi dal commentare quanto sta accadendo a Gaza.

Da tre mesi, il regista si sta esponendo "nel silenzio assordante di intellettuali, artisti, politici, giornalisti (a parte pochissime voci) che si sono auto censurati o asserviti alla propaganda israeliana.

Ho ricevuto migliaia di commenti privati in cui mi si ringraziava per il coraggio, per la divulgazione di immagini che per tre mesi i media e le news hanno nascosto fuorviando la percezione della realtà, documentata peraltro da migliaia di video e foto disponibili con un click su siti come @eye.on.palestine @motaz_azaiza o le dichiarazioni dell'europarlamentare @claredalymep".

Secondo Muccino, la verità sull'attacco del 7 ottobre "si trova dietro l'angolo. Basta volerla cercare. Ma è scomoda, è molto scomoda. Siccome gli insulti che ricevo iniziano ad essere un po' troppo pesanti e ho anche molto altro di cui occuparmi, cercherò di implodere la sofferenza che ho provato in prima persona e cercato di divulgare.

Sono stanco di vedere persone, colleghi, giornalisti che la pensano come me ma non hanno il coraggio di dirlo ad alta voce. La dignità di un popolo si vede anche dalla sua capacità di indignarsi ed esprimere le proprie idee in piena libertà come garantito nell'articolo 21 della Costituzione.

Mi prendo una vacanza dal mio istintivo coinvolgimento nel massacro dei palestinesi e nella missione delle navi italiane nel Mar Rosso che trascura enormi rischi e anzi rivela come gli italiani non abbiano ancora capito o studiato e nemmeno ricordino le dinamiche di come scoppino le guerre.

Posterò foto delle mie vacanze, fingerò di essere come tanti. Indifferente, leggero, ignaro e felice. La verità tanto, come sempre, parlerà da sola, e sarà forte e chiara", conclude il regista.

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