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Trump jr: "Biden vuole far scoppiare la terza guerra mondiale".
Trump jr: "Biden vuole far scoppiare la terza guerra mondiale".
Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dato il suo via libera all'uso di missili Atacms a lungo raggio da parte degli ucraini verso la Russia, ma solo per colpire esclusivamente la regione del Kursk. E' quanto fanno sapere ad Axios fonti a conoscenza della questione.
La decisione ha incontrato la forte approvazione della Ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock: adesso, ha detto la Ministra a Rbb Inforadio, citata dal Welt, la questione è “che gli ucraini non devono aspettare che il missile sorvoli il confine, ma che le basi di lancio militari possono essere distrutte da dove il missile viene lanciato”.
Questo, ha continuato, fa parte nel diritto di Kiev ad autodifendersi. Da diverso tempo, ha proseguito, si sa che i Verdi “la vedono allo stesso modo dei nostri partner dell’Europa orientale, degli inglesi, dei francesi e degli americani”. Alcuni villaggi ucraini sono talmente vicini al confine russo che la difesa aerea non aiuta. ha evidenziato ancora Baerbock, perché i missili sono troppo veloci. “Se missili, droni e bombe cadessero sul nostro Paese, se venissero attaccati gli ospedali dei bambini, se venisse attaccata la fornitura di energia elettrica, se venisse semplicemente attaccata la nostra vita normale, allora ci difenderemmo anche noi”, ha proseguito Baerbock.
Dall'altra parte, per Donald Trump jr., con questa decisione, Biden vuole far scoppiare la terza guerra mondiale: “Il complesso militare-industriale sembra voler assicurarsi di far scoppiare la terza guerra mondiale prima che mio padre abbia la possibilità di creare la pace e salvare vite”, ha scritto su X il figlio del Presidente rieletto degli Stati Uniti.
“Putin ha risposto al tentativo di parlare per negoziare lanciando l’attacco più pesante contro le infrastrutture civili, in particolare le infrastrutture elettriche. È stato l’attacco più pesante degli ultimi mesi con un elevato numero di droni che hanno attaccato la connessione di tutte le infrastrutture civili, in particolare quelle elettriche. Quindi non sembra che Putin sia disposto a negoziare, al contrario”. Così l'Alto Rappresentante Europeo per la Politica Estera, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Ue Esteri.
”All’inizio dissi che dobbiamo imparare a usare il linguaggio del potere, ma per usare il linguaggio del potere, per dimostrare di avere potere, dobbiamo essere uniti. Troppe volte non siamo stati uniti – sottolinea Borrell probabilmente alla guida del suo ultimo Consiglio Esteri -. Troppe volte la discussione è durata troppo a lungo. Non possiamo fingere di essere una potenza geopolitica se ci mettiamo giorni, settimane e mesi per raggiungere accordi per agire. Quindi il mio ultimo appello ai miei colleghi sarà: siate più uniti. Prendetevi il futuro. Le decisioni non aspettano. La Russia non fermerà la guerra perché ci stai pensando. Ogni volta che prendi delle decisioni, sai che per sostenere l’Ucraina ci è voluto troppo tempo”. Il popolo ucraino ha bisogno di più supporto e noi dobbiamo fornire questo supporto”, ha evidenziato Borrell.
“L’autorizzazione a colpire in profondità nella Federazione russa, se adottata e comunicata al regime di Kiev, significa un nuovo ciclo di tensioni“. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti, ha commentato il via libera da parte del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, all'uso di missili Atacms da parte dell'Ucraina per colpire il Kursk. “È ovvio che l’amministrazione uscente di Washington intende prendere provvedimenti per continuare a gettare benzina sul fuoco e provocare un’ulteriore escalation della tensione intorno a questo conflitto”, ha continuato Peskov.
“Un cessate il fuoco in tempi brevi e una soluzione politica sono nell’interesse di tutte le parti. La priorità immediata è quella di promuovere la de-escalation il prima possibile”. E' quanto ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, citato dal Global Times, nel corso di un briefing con la stampa. “La Cina ha sempre incoraggiato e sostenuto gli sforzi per una risoluzione pacifica della crisi e rimane impegnata a svolgere un ruolo costruttivo nel raggiungimento di una soluzione politica alla crisi ucraina”, ha continuato.