Università Lumsa: inaugurato l'anno accademico

Papa Francesco: valori cristiani non sono ornamento, ma anima della formazione integrale della persona.

(Prima Pagina News)
Venerdì 15 Novembre 2024
Roma - 15 nov 2024 (Prima Pagina News)

Papa Francesco: valori cristiani non sono ornamento, ma anima della formazione integrale della persona.

E’ stato inaugurato ufficialmente l’anno accademico 2024-25 dell’Università Lumsa.

La cerimonia aperta dai saluti del Cardinale Giovanni Lajolo presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Università LUMSA, ha visto prendere la parola dal rettore dell’Università LUMSA professor Francesco Bonini che ha dato lettura del telegramma ricevuto dal segretario di Stato del Santo Padre Cardinale Pietro Parolin con il saluto e la benedizione di Papa Francesco

“Papa Francesco rivolge il suo cordiale e paterno saluto.  Egli auspica che l’università possa favorire negli studenti l’acquisizione delle competenze scientifiche e la maturazione personale nella conoscenza di sé e nel discernimento della propria strada, consapevole che i valori cristiani non sono ornamento ma anima della formazione integrale della persona umana. Con tali sentimenti, Sua Santità assicura il ricordo nella preghiera e volentieri invia a lei, ai docenti, alle missionarie della scuola, al personale non docente, agli alunni, ai presenti tutti la benedizione apostolica”

Successivamente il rettore Bonini ha iniziato la sua relazione, di seguito alcuni passaggi:

“Abbiamo deciso di invitare il professor Paolo Benanti perché vorremmo significare, il nostro impegno sulle frontiere di questa nuova era di tecnologie. Perché tutti i nostri corsi di laurea e i nostri saperi di taglio umanistico e sociale ne siano giustamente interessati.

Se, come mi ostino a dire l’università è un istituto di istruzione superiore e dunque esiste il diritto allo studio e non il diritto al pezzo di carta, i nostri laureati devono essere in grado di dare un contributo sia pure piccolo, ma innovativo al mondo, al sistema sociale e professionale, quindi devono dall’università con le ormai tradizionali abilità informatiche e linguistiche, cui aggiungere quelle nell’uso dell’Intelligenza Artificiale o come vogliamo chiamarla. Se è vero che noi formiamo laureati anche per professioni che ci saranno solo tra qualche anno, è ancora più vero che ci saranno sempre giuristi, economisti, comunicatori, psicologi, maestri e professori, assistenti sociali, traduttori e linguisti, funzionari e politici, per nominare solo alcuni dei corsi di laurea della nostra università. Ma ovviamente lo saranno in modo diverso. Questo è il bello, il segreto del nostro lavoro e l’impegno di tutta la comunità, docenti, personale e studenti. L’università non è un corso di formazione, un ‘attestatificio’, anche se a qualcuno non dispiacerebbe. Ma come ripeto spesso è un’esperienza di vita.

“I nostri laureati dovrebbero potere e sapere offrire un ‘di più’ che implica o, più esattamente chiama in causa anche un altro dei caratteri della nostra università, l’aggettivo cattolica, che ovviamente non la differenzia, ma indubbiamente aiuta, stimola, incalza, come ha ribadito papa Francesco nel suo impegnativo discorso ad una gloriosa università cattolica in occasione del suo recente viaggio in Belgio, a perseguire questo obiettivo strutturale e fondamentale. Cattolica significa universale e aperta, come siamo, a tutti, e dunque anche luogo di incontro e di pace in un quadro mondiale che tutti ben conosciamo e che è nostra responsabilità ri-costruire per quanto ci compete.”

Il rettore Bonini ha poi sottolineato il ruolo che avrà l’ateneo nell’importante appuntamento dell’Anno Santo, oramai imminente “L’università Lumsa sarà a disposizione durante l’estate per la delegazione italiana al grande Giubileo dei Giovani. Lo stesso accadrà per il ‘Giubileo del mondo educativo’ che si svolgerà dal 31 ottobre al 2 novembre 2025. Ma quello che voglio sottolineare che il Giubileo è momento di riflessione culturale per tutti e il tema della speranza che poi è il tema del Giubileo, è un tema fondamentale. Infatti, insieme a tutti i colleghi rettori del Lazio, organizzeremo l’11 marzo prossimo al teatro Palladium di Roma3, un grande spettacolo fatto da tutte le università sul tema della speranza. Proprio per dire che noi ci siamo e cercheremo di fare in modo che la speranza non rappresenti soltanto una virtù o un ‘utopia, ma sia concreta nella storia di oggi e di domani”

Ospite dell’evento il professor padre Paolo Benanti, presidente della Commissione intelligenza artificiale per l’informazione del Presidenza del Consiglio:

“L'università da sempre è un luogo che conserva e trasmette il sapere. Conservando e trasmettendo il sapere fa un'operazione unica sull'informazione, la seleziona, trasmette alle generazioni successive solo le nozioni che vale la pena di essere trasmesse. Ecco, l'informazione di oggi, quella cibernetica, è invece una collezione di qualsiasi tipo di informazione. Il rapporto che intercorre tra questa collezione senza pregiudizi e una selezione che invece appartiene alla cultura è direttamente proporzionale ad un qualcosa che può dare dei dati, ma che non può dare una semantica, ovvero il valore dell'informazione stessa. Il compito dell'università è quello di formare e contribuire alla formazione della cultura perché tutto ciò che la nostra conoscenza produca possa essere trasmesso di generazione in generazione in maniera tale da trasmettere valore, cioè che sia in grado di orientare le vite dei singoli e delle comunità. Se l’intelligenza artificiale è qualcosa di cui non possiamo più farne a meno e tutti devono sapere di cosa di tratta e imparare studiarla? Quando più o meno 40.000 anni fa abbiamo inventato gli aghi, da quel momento in poi abbiamo iniziato a crescere, e non è che non ne potevamo fare più o meno, ma era molto meglio. L’intelligenza artificiale è uno strumento tecnologico che è in grado di semplificare alcune delle nostre azioni. Riuscirà a semplificare tutto? No, sarà qualcosa che nel corso del suo sviluppo avrà il bisogno di trovare i suoi contesti di attuazione più efficienti”.

La prolusione Cambiamento climatico e tutela della persona. Per un diritto civile intergenerazionale è stata tenuta dal prof. Gabriele Carapezza Figlia, ordinario di Diritto privato e direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Comunicazione (sede di Palermo) dell’Università LUMSA.

Al termine della cerimonia sono consegnati i Premi per le migliori tesi di laurea intitolati al professore Giorgio Petrocchi, al Cardinale Giuseppe Pizzardo, alla fondatrice Luigia Tincani e Federica Annese . I riconoscimenti sono stati assegnati rispettivamente alla dottoressa Daniela Biasi, al dottor Alberto Tomberli, alle dottoresse Viola Mancuso e Maddalena Troìa (ex-aequo) e alla dottoressa Maria Longobardi.

 

L’evento è stato moderato da Maria Silvia Santilli, giornalista Rai.


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