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Con Arrigo Franchi al timone, il Bridge Breno torna a brillare nel firmamento nazionale Il club camuno conquista nuovamente il titolo italiano Open a squadre: dietro il successo, la visione, la tenacia e la discreta grandezza di un uomo che ha fatto della passione una scuola di metodo e risultati.
Con Arrigo Franchi al timone, il Bridge Breno torna a brillare nel firmamento nazionale Il club camuno conquista nuovamente il titolo italiano Open a squadre: dietro il successo, la visione, la tenacia e la discreta grandezza di un uomo che ha fatto della passione una scuola di metodo e risultati.
Nel mondo ovattato e strategico del Bridge, dove silenzio e riflessione dominano il campo di gioco, emergono con forza personalità capaci di segnare un'epoca senza clamore. Arrigo Franchi è uno di questi: mente fine, uomo di squadra e punto di riferimento assoluto per il Bridge Breno, recentemente tornato sul gradino più alto del podio nazionale.
Il club camuno ha infatti trionfato nel Campionato Italiano Open a squadre per società sportive, riportando in Valle Camonica un trofeo che mancava da alcuni anni. Ma oltre al risultato sportivo, a fare notizia è la figura centrale di Franchi: anima e architetto del progetto, vero fuoriclasse nell’arte del pensiero logico applicato alla competizione.
Chi conosce Arrigo Franchi sa che non è tipo da riflettori. Eppure è difficile parlare del Bridge Breno senza citarlo: giocatore di lungo corso, capitano lucido, stratega instancabile. La sua impronta si è vista fin da subito nella costruzione della squadra vincente: un mix perfetto di esperienza, talento e affiatamento.
Ma Franchi è molto più di un buon giocatore. È un formatore, un esempio per le giovani leve che si avvicinano a questo sport tanto affascinante quanto esigente. In ogni incontro, la sua calma contagiosa, la lettura sempre lucida delle mani, l’attenzione ai dettagli fanno la differenza.
La vittoria del 2024 ha un sapore speciale. Non solo perché arriva dopo un percorso competitivo d’altissimo livello, ma anche perché rappresenta la conferma di una filosofia di gioco che ha saputo evolversi senza snaturarsi. Franchi ha saputo rinnovare il team, restando fedele a quella cultura del lavoro che è diventata un marchio di fabbrica del club camuno.
Accanto a lui, una squadra coesa e motivata, dove la sinergia si costruisce partita dopo partita, briefing dopo briefing. Merito di una guida autorevole ma mai invadente, che valorizza le individualità senza perdere di vista l’obiettivo comune.
Nel mondo dello sport dilettantistico, troppo spesso dimenticato dai grandi media, storie come quella di Arrigo Franchi meritano un posto d’onore. Perché raccontano la bellezza di uno sport che premia la mente, l’impegno silenzioso e la capacità di fare squadra. E perché ricordano che, anche lontano dai riflettori, esistono figure che incarnano i valori più autentici dello sport: rispetto, dedizione e passione.
A Breno lo sanno bene. E oggi, grazie anche ad Arrigo Franchi, possono tornare a sognare in grande.