Caso Almasri: la Camera dice no al processo per Nordio, Piantedosi e Mantovano

Alcuni deputati dell'opposizione si sono opposti all'autorizzazione a procedere.

(Prima Pagina News)
Giovedì 09 Ottobre 2025
Roma - 09 ott 2025 (Prima Pagina News)

Alcuni deputati dell'opposizione si sono opposti all'autorizzazione a procedere.

C'è il no, da parte della Camera dei Deputati, all'autorizzazione a procedere verso i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e verso il Sottosegretario Alfredo Mantovano, nell'ambito del caso Almasri.

La richiesta di autorizzazione a procedere presentata dalla Giunta per Nordio è stata bocciata con 251 sì e 117 no, mentre quella per Piantedosi è stata respinta con 256 voti favorevoli e 106 contrari. Anche l'autorizzazione per Mantovano è stata respinta, con 252 sì e 112 no.

I risultati indicano che alcuni deputati delle opposizioni o, in ogni caso, fuori dalla maggioranza di governo, hanno votato contro l'autorizzazione a procedere: lo si deduce dal fatto che la maggioranza può contare su 242 deputati, a cui vanno aggiunti tre appartenenti al Gruppo Misto.

A favore di Piantedosi aveva annunciato il voto soltanto Italia Viva. Bisogna anche tenere presente il fatto che non tutti i deputati del centrodestra erano presenti: ad esempio, Augusta Montaruli (FdI) non ha partecipato al voto, essendo in maternità.

Gli esiti delle tre votazioni sono stati salutati dalla maggioranza con un applauso. A complimentarsi per prima con Nordio e Piantedosi è stata la premier, Giorgia Meloni, che ha votato dal banco del governo e, poi, è uscita rapidamente dall'Aula. In seguito, i due ministri hanno ricevuto i complimenti di altri membri della maggioranza, a cominciare da Giovanni Donzelli (FdI).

La tensione si è scatenata nel momento in cui il deputato Riccardo Ricciardi (M5s), durante il suo intervento sull'ordine del giorno, ha chiesto alla Meloni di "tornare in Aula" più spesso.

"Chiedo alla Meloni - ha detto, tra il brusio di voci del centrodestra scoppiato in protesta - di tornare in Aula non solo per salvare i suoi ministri dal processo per aver salvato con i soldi pubblici uno stupratore, ma di venire più spesso, visto che non è venuta quando glielo abbiamo chiesto per parlare del genocidio, per parlare dei nostri concittadini della Flotilla, per parlare dei dazi che stanno soffocando famiglie e imprese; torni in aula per parlare di cose vere".

"Da modesto giurista lo strazio che il Tribunale dei ministri ha fatto delle norme più elementari del diritto è tale da stupirsi che non gli siano schizzati i codici dalle mani, ammesso che li abbiano consultati", ha poi commentato, in Transatlantico, il Guardasigilli Nordio. "Speriamo che il capitolo su Bartolozzi si chiuda così come questo", ha aggiunto, riferendosi al capo di gabinetto del Ministero della Giustizia, Giusi Bartolozzi, indagata dalla Procura di Roma per false dichiarazioni sul caso Almasri.


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