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Hai sentito parlare di conto deposito vincolato, ma non sei certo che si tratti di una soluzione adatta al tuo profilo finanziario?
Chi apre un conto deposito può spostare una parte variabile dei propri risparmi dal classico conto corrente, utile soprattutto per la gestione del denaro, a questo particolare strumento di investimento, pensato per ridurre il rischio di erosione, tipico del conto corrente, e per far aumentare di una certa percentuale il capitale iniziale.
In base al proprio profilo finanziario, è possibile scegliere tra il conto vincolato e quello non vincolato, pensati per differenti categorie di utenti. Scegliendo il conto non vincolato, potrai prelevare il denaro in qualsiasi momento, senza incorrere in penali, ma avrai un tasso di interesse piuttosto contenuto; al contrario, grazie al conto vincolato potrai avere degli interessi annuali più elevati e vantaggiosi, ma non dovrai toccare il denaro per tutta la durata del contratto.
In questo articolo ci occuperemo principalmente del conto deposito non vincolato e cercheremo di scoprire quali caratteristiche possiede.
Conto deposito vincolato: come funziona
Il conto deposito vincolato è una vera e propria forma di investimento a breve o medio termine, nonché a rischio ridotto, la quale consente di ottenere un guadagno dato dagli interessi via via maturati.
Alcune banche permettono di aprire il conto vincolato anche online, in modo rapido e sicuro, mentre altre richiedono di effettuare alcuni passaggi in filiale. In generale è necessario, in fase di apertura, collegare il conto vincolato al conto corrente, dal quale verrà prelevato il denaro e sul quale verrà versata la somma accumulata al termine del contratto.
Il capitale depositato su questo tipo di conto è sottoposto a un vincolo temporale; questo significa che il soggetto che ha effettuato il versamento non potrà prelevare il denaro prima della scadenza del contratto. Il vincolo può in realtà essere tolto prima della scadenza, ma in questo caso è previsto il pagamento di una penale, in genere corrispondente all'ammontare degli interessi maturati fino a quel momento.
La durata del vincolo può variare da un minimo di 3 a un massimo di 36 mesi e può prevedere l'erogazione di cedole trimestrali o il pagamento degli interessi in un'unica soluzione.
I tassi di interessi variano da una banca a un'altra, ma generalmente aumentano all'aumentare della durata del vincolo.
Gli elementi di cui tener conto
Il conto vincolato è una soluzione adatta ai risparmiatori che hanno la possibilità di bloccare una parte dei propri risparmi per un periodo di tempo più o meno lungo, senza correre il rischio di trovarsi in difficoltà economiche.
Gli elementi che possono risultare interessanti sono:
− la maturazione di interessi: gli interessi variano in base al capitale congelato, alla durata del vincolo e al tasso di interesse applicato, ma in generale sono più elevati rispetto a quelli ottenibili con i conti deposito non vincolati o con i conti correnti tradizionali;
− la possibilità di aumentare il capitale depositato: il denaro versato sul conto deposito vincolato non può essere prelevato, ma può essere aumentato tramite nuovi versamenti. Questo aspetto consente di ottenere un rendimento maggiore;
− il rischio basso: benché sia a tutti gli effetti uno strumenti di investimento, viene incluso tra quelli a rischio contenuto.
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