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"Potrebbe usare armi che potrebbero affondare, ferire e/o uccidere i partecipanti". Delegazione italiana: "Roma non accetti la proposta israeliana di deviare gli aiuti a Cipro".
"Potrebbe usare armi che potrebbero affondare, ferire e/o uccidere i partecipanti". Delegazione italiana: "Roma non accetti la proposta israeliana di deviare gli aiuti a Cipro".
Annunciamo una "conferenza stampa di emergenza" per allertare la comunità internazionale su "informazioni credibili di intelligence che indicano che è probabile che Israele intensifichi gli attacchi violenti contro la flottiglia entro le prossime 48 ore, utilizzando potenzialmente armi che potrebbero affondare, ferire e/o uccidere i partecipanti".
Ad annunciarlo, su Telegram, è stata la Global Sumud Flotilla.
Durante la conferenza stampa, in programma questo pomeriggio alle 15 su Zoom, la Flotilla informerà "i giornalisti su queste minacce, presenteranno gli ultimi aggiornamenti situazionali della flottiglia in mare e chiederanno urgentemente che i governi e gli organismi internazionali intervengano e garantiscano il passaggio sicuro della flottiglia".
A nome del comitato direttivo della Global Sumud Flotilla, la rappresentanza italiana comunica alle "autorità italiane di non accettare la proposta ricevuta ieri su una possibile deviazione degli aiuti in direzione Cipro, per poi farli arrivare a Gaza con il coinvolgimento del patriarcato latino di Gerusalemme". "La nostra missione - evidenzia la delegazione - rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l'assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica. Qualsiasi attacco o ostruzione alla missione costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale".
Scaricare gli aiuti per la popolazione di Gaza " in qualsiasi porto di un Paese vicino": è la proposta fatta dal Ministero degli Esteri israeliano agli organizzatori della Global Sumud Flotilla.
“Abbiamo un’altra proposta per la flottiglia Hamas-Sumud: se non si tratta di provocazione e di un’iniziativa a sostegno di Hamas, siete liberi di scaricare tutti gli aiuti che potreste avere in qualsiasi porto di un Paese vicino, fuori da Israele, da dove potranno essere trasferiti pacificamente a Gaza. Israele non consentirà alle navi di entrare in una zona di combattimento attiva e non permetterà la violazione di un legittimo blocco navale”, si legge in una nota.