E' morto nell'ospedale di Frascati, a seguito di una emorragia cerebrale, l'ex giudice tributario Francesco Rose. Aveva 91 anni. Il giudice Rose è stato anche coordinatore del Massimario della Commissione Regionale Tributaria del Lazio e, in precedenza, presidente di due Unità sanitarie locali: l'ex Usl Roma 10 e l'ex Usl Roma 15. Nato il 2 agosto del 1930 a Grimaldi, il dottor Rose ha vissuto l'infanzia a Cosenza, nella centralissima via Giuseppe Campagna, di fronte alla Cattedrale.
Poi, all'età di 19 anni, con due diplomi in tasca, si trasferì per ragioni di studio prima a Milano e poi a Roma, dove nei primi anni '50 si laureò ed entrò all'Istat. Divenne membro della direzione nazionale Cgil-pubblico impiego e poi segretario della sezione comunista del Rione Monti. Dal '73 al 2005 svolse attività di magistrato tributario. Al fianco sempre dei più deboli, insieme alla moglie Rita Piras, si è battuto dalla fine degli anni '60 in poi per ottenere l'urbanizzazione del quartiere Morena, coinvolgendo anche il suo amico Luigi Petroselli, il sindaco che portò i servizi nelle borgate della capitale.
A Morena sud il giudice Rose era conosciuto come "Il professore". Nella sua biografia l'ex giudice ricorda: "Morena sud, grazie a Petroselli, fu la prima borgata di Roma ad usufruire del piano di risanamento idrosanitario e dell'illuminazione stradale. All'indomani di questa grande vittoria chiusi il Consorzio Sierra Morena di cui ero presidente per far largo al neonato Comitato di Quartiere di cui per anni fece parte mia moglie. Petroselli è stato il miglior sindaco della capitale. La sua giunta era composta da personaggi di alto profilo. L'assessore alla cultura Renato Nicolini venne più volte a Morena. Era infatti interessato ad un progetto di mia moglie che prevedeva la trasformazione di un fazzoletto di terra all'epoca abbandonato di via Pazzano, quello che oggi chiamano il parchetto, in un centro culturale polivalente, con tanto di biblioteca e laboratori. Tutto però si arenò con la morte di Petroselli nel 1981".
La biografia dell'ex giudice Rose, scritta dal giornalista e Consigliere del Consiglio di Disciplina dell'OdG del Lazio Antonio Panei, ha vinto lo scorso dicembre il premio saggistica "RinnovaMenti" di Rogliano. Un premio ottenuto proprio in quella Valle del Savuto a cui erano legati i suoi ricordi giovanili delle partecipazioni alle riunioni degli antilatifondisti della zona. Uomo di grande cultura, è stato lucidissimo e autonomo fino a qualche giorno prima del suo ricovero. Novantenne con mille interessi, passava le giornate a leggere giornali, libri, a giocare a scacchi, a vedere film, a scrivere post su Facebook, ad ascoltare musica classica e a seguire le partite del Cosenza calcio.
Ateo, non ci saranno funerali. Riposerà per sempre, idealmente, nei luoghi che ha sempre amato: nella sua Morena, nel lago di Tarsia alla foce del fiume Crati e soprattutto a S. Anatolia, piccola ma suggestiva frazione di Borgorose, dove aveva una casa di montagna, alla quale da quasi mezzo secolo era legatissimo.
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