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“Sopravvivere è possibile, ma tutti abbiamo il diritto di vivere. Come capire quando si è in una storia malata e come affrontarla per salvarsi la vita?”
Nel tour di presentazione del libro la giornalista e scrittrice Catia Acquesta, portavoce dell’Associazione contro la violenza di genere Mede@, ha fatto una tappa importante e molto partecipata in Calabria a Fagnano Castello, paese di origine della giornalista, dove ha trascorso l’infanzia, ha lasciato con dolore la famiglia ma anche il luogo dove la scrittrice ha conosciuto colui che poi è diventato il suo persecutorie, lo stesso posto che ha visto uccisa a coltellate dal marito qualche giorno fa Sonia Lattari.
Una serata coinvolgente in tutti i sensi che difficilmente la comunità di Fagnano Castello potrà dimenticare.
L’autrice del volume: “Mia o di nessun altro, il lato impervio dell’amore”con la prefazione di Maurizio Costanzo, Catia Acquesta, è da oltre 20 anni impegnata sul territorio nazionale contro la violenza.
“È stata una tappa dolorosa e molto sentita per me – spiega la giornalista – a causa dell’efferato femminicidio che, nei giorni scorsi, ha colpito la povera Sonia Lattari. Sono tante le storie che ho seguito e alle quali ho dato voce, come quelle che ho scelto nel mio libro, ma in questa occasione mi sento particolarmente coinvolta, triste e toccata nel presentare il mio libro. Sonia abitava a circa 700 metri dalla mia abitazione estiva”.
Dice ancora Catia Acquesta, Direttrice delle testate giornalistiche dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità del Comune di Roma Capitale:” Ho fatto per anni una battaglia giornalistica per avere la legge sullo stalking: oggi c’è e ci sono anche le associazioni e il codice rosso, ma ancora sembra non essere abbastanza. Una ferita che si riapre dolorosamente in occasione di casi come questo che, purtroppo, continuano a ripetersi”.
Il libro di Catia Acquesta – spiega Maurizio Costanzo nella prefazione – “apre una nuova speranza, perché non si limita a raccontare storie realmente accadute, ma attraverso interviste, opinioni di personalità del mondo politico, sociale e medico, indica, per ogni donna, una strada che è possibile percorrere e dove è possibile farcela”.
La giornalista Catia Acquesta, porta avanti vari progetti di prevenzione legati alla violenza, uno di questi è inerente allo sport: “dico sempre di immaginare la nostra vita come un foglio bianco, prendiamo un pennarello e iniziamo a scriverci su tutte le cose che abbiamo e che dovremmo coltivare e avere nella nostra vita. La famiglia, lo sport, il lavoro, gli amici, le passioni e non solo l’amore. Non bisogna mai vivere in simbiosi un rapporto d’amore altrimenti se il sentimento finisce e nella nostra vita manca il resto, ci si sente completamente abbandonati, distrutti e senza via d’uscita. “Se mi lasci t’ammazzo, se mi lasci m’ammazzo”.
Spesso si arriva a questo. Ecco perché la nostra vita deve essere colorata di tante cose belle e bisogna coltivare uno sport anche per superare meglio un dolore- conclude Catia Acquesta-.
Chiediamo alla giornalista Catia Acquesta perchè si occupa di una tematica così importante e delicata e dove trova la forza e il coraggio per affrontare temi così dolorosi…
“Perchè purtroppo anch’io sono stata vittima di violenza e di stalking.Nella vita quando ci accade qualcosa di brutto abbiamo due possibilità: chiudere il problema in un cassetto e buttare la chiave oppure affrontare il dolore, superarlo e farne una missione di vita per te stessa e per chi come te soffre e ha sofferto.Ho scelto la seconda opzione perché la vita mi ha fatto incontrare persone che avevano bisogno di me e del mio passato doloroso.Ho così trovato il modo di trasformare la sofferenza in un dono, che da tempo, ho messo al servizio degli altri.”
Ma impariamo a conoscere meglio l’autrice. Laureata in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma, Catia Acquesta è giornalista professionista dal 1° aprile 2008. Dal luglio 2019 è direttore responsabile delle testate giornalistiche dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità del Comune di Roma Capitale e referente della piattaforma editoriale. In precedenza, si è occupata di cronaca nera e giudiziaria lavorando al quotidiano Calabria Ora e collaborando con il Tg5 e Studio Aperto. Ha, inoltre, lavorato all’Ufficio Stampa della Commissione Trasporti della Camera dei deputati. È stata vicesegretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, consigliere nazionale Fnsi, componente della Commissione nazionale e coordinatrice regionale delle Pari Opportunità e ideatrice dello sportello “Tutela donne giornaliste”. Da novembre 2018 è portavoce e responsabile della comunicazione di Mede@, Associazione contro la violenza di genere e in genere.
E’ ideatrice del progetto di prevenzione “bere con consapevolezza” portavoce della European School for Sommelier, per avvicinare giovani e adulti a sapere degustare e non a bere per dimenticare o per cercare di affrontare un problema.
Ideatrice di CAedizioni, società di comunicazione e casa editrice, nata per aiutare aziende e persone a raccontarsi e a farsi conoscere in Italia e all’estero.
Una storia professionale da prima della classe, in tutti i sensi, e che oggi fa di Catia Acquesta una delle autrici di grande suggestione nazionale.