“Continuano a mancare 100 secondi alla mezzanotte”. Questa è la decisione presa per il 2022 dal Bulletin of Atomic Scientists che ogni anno annuncia quanto vicini siamo alla distruzione dell’umanità a seguito di minacce esistenziali.
Dal 1947 l’“Orologio dell’Apocalisse” indica quanto le azioni degli esseri umani avvicinino l’intera specie umana alla propria estinzione. Tra queste sono considerati i rischi causati dall’esistenza delle armi nucleari, il cambiamento climatico e le tecnologie destabilizzanti. L’anno scorso gli scienziati sottolineavano quanto la crisi sanitaria globale fosse un “campanello d’allarme” del fatto che i governi, le istituzioni e i cittadini fossero impreparati a gestire “le minacce ancora maggiori poste dalla guerra nucleare e dai cambiamenti climatici”.
Le motivazioni che hanno portato il Board dell’organizzazione di scienziati a mantenere nella stessa posizione le lancette dell’Orologio puntano il dito soprattutto sull’incapacità dell’umanità di mitigare i rischi che tutti abbiamo di fronte: non siamo più sicuri perché nemmeno la pandemia ci ha insegnato a cooperare e non ad agire da avversari.
Nell’ambito delle armi nucleari, pur riconoscendo i passi utili riguardanti il Trattato New START e la ripresa dei negoziati relativi al nucleare iraniano, il Bulletin of Atomic Scientists ha sottolineato come alle dichiarazioni positive non hanno fatto seguito passi concreti di accordi per limitare gli arsenali e per procedere ad un vero percorso di disarmo nucleare.
"Come Senzatomica consideriamo il disarmo nucleare un tema centrale nell’agenda di tutti i Paesi - spiega il presidente del Comitato Senzatomica, Daniele Santi - proprio per affrontare in modo efficace e cooperativo le crisi sanitarie, ambientali, sociali ed economiche che stanno affliggendo la comunità globale, abbandonando la logica di basare la sicurezza delle nazioni sulla minaccia reciproca e sul pericolo di catastrofiche conseguenze umanitarie e ambientali.
Grazie al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), entrato in vigore il 22 gennaio dell’anno scorso, esiste ora uno strumento legislativo vincolante ed efficace che assicura la strada a un disarmo graduale e sicuro per ogni Paese che lo ratifica”.
“Il 21 e il 22 gennaio - annuncia in conclusione Santi - celebreremo insieme a Rete Italiana Pace e Disarmo il primo anniversario dall’entrata in vigore del TPNW con eventi online e collegamenti con diverse città italiane che saranno l’occasione per approfondire l’importanza di tale Trattato e ribadire il nostro impegno nella mobilitazione ‘Italia, ripensaci’ affinché anche l’Italia si allinei a questo percorso internazionale di messa al bando delle armi più inumane della storia”.
Per fare la propria parte l’Italia avrebbe la possibilità di avvicinarsi ai contenuti del Trattato con azioni di cooperazione nell’ambito dei programmi di assistenza e compensazione per le vittime di armi e test nucleari previsti dal TPNW. “E’ questa una delle richieste principali che la mobilitazione ‘Italia, ripensaci’ avanza per il 2022 a Parlamento e Governo - sottolinea Francesco Vignarca, coordinatore campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo - insieme alla necessità che il nostro Paese decida di partecipare come Stato osservatore alla prima Conferenza degli Stati Parti del TPNW che si svolgerà a Vienna nel marzo 2022”.
Al momento già Norvegia (membro della NATO) e Germania (membro della NATO e come l’Italia con presenza di testate nucleari USA sul proprio territorio) hanno già deciso in tal senso: “Ci auguriamo che anche il Governo italiano, che continua a ribadire di avere il disarmo nucleare come obiettivo prioritario, possa prendere la stessa decisione”, conclude Vignarca.
In tal senso Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo considerano positivo il testo di Risoluzione presentato alla Commissione Esteri della Camera dei Deputati dall’onorevole Laura Boldrini (e firmato anche dagli onorevoli Delrio, De Micheli, Fassino, La Marca, Palazzotto, Quartapelle, Ehm): l'auspicio è che il testo possa a breve essere discusso ed approvato, per definire una presenza italiana a Vienna composta da Governo, Parlamento e società civile.
Le armi nucleari sono fuorilegge da 365 giorni: il programma delle iniziative del 21 e 22 gennaioGrazie al sostegno e all’iniziativa di associazioni ed enti locali su tutto il territorio nazionale le giornate di venerdì 21 e sabato 22 gennaio saranno ricche di momenti per approfondire e celebrare il primo anniversario dell’entrata in vigore del TPNW.
Il via si avrà venerdì 21 gennaio alle 8:30 con una lodevole iniziativa organizzata dalla scuola “M. Buonarroti” di Montaletto dell’Istituto Comprensivo Cervia 2 in collaborazione del Comune di Cervia (città leader in Italia di Mayors for Peace, l’associazione internazionale presieduta dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki).
L’appuntamento vedrà coinvolti gli studenti della classe quinta elementare in una videoconferenza con la sede dell’Hiroshima Peace Memorial Museum per ascoltare la testimonianza della signora Yoshiko Kajimoto, sopravvissuta alla bomba nucleare di Hiroshima all’età di 14 anni.
Nel pomeriggio alle ore 17:00 verrà trasmessa sui canali social delle nostre organizzazioni l’evento di approfondimento "La forza del Trattato TPNW: miliardi di dollari già sottratti al business delle armi nucleari" in cui si analizzerà insieme a Susi Snyder e Alicia Sanders-Zakre di ICAN e ad Aldo Bonati di Etica sgr l’effetto positivo del TPNW sui disinvestimenti dalle armi nucleari.
Sabato 22 gennaio alle 12:30 si terrà la diretta "Buon compleanno Trattato di proibizione delle armi nucleari!", un momento festeggiamento che raccoglierà le testimonianze di associazioni ed enti locali, amici della campagna “Italia, ripensaci”, che si connetteranno da varie città d’Italia.
In conclusione, alle 17:00 verrà trasmesso il webinar “Generazione disarmo: verso un mondo libero da armi nucleari”, realizzato da Senzatomica con l’obiettivo di dare voce ai giovani che si confronteranno su come il disarmo nucleare sia un tema centrale nell’attualità di oggi, come poter contribuire concretamente e di come siano proprio i giovani ad essere l’elemento chiave per realizzare un mondo libero da tali armi.
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