Michele Gangemi, campione calabrese, grande scommessa italiana del Powerlifting nel mondo.

Atleta orgoglioso  di essere figlio di una terra bellissima come la Calabria.

(Prima Pagina News)
Sabato 19 Gennaio 2019
San Ferdinando (RC) - 19 gen 2019 (Prima Pagina News)

Atleta orgoglioso  di essere figlio di una terra bellissima come la Calabria.

“Mi chiamo Michele Gangemi, ho ventiquattro anni, sono sanferdinandese doc, e sono atleta ed allenatore di powerlifting, una disciplina sportiva non olimpica, nella quale ogni singolo atleta è impegnato nel sollevamento del massimo peso possibile in tre esercizi, lo squat, la distensione su panca piana e lo stacco da terra…e la cosa di cui sono più orgoglioso è di essere figlio di una terra bellissima come la Calabria.

Oggi dedico i miei traguardi e le mie medaglie a mio padre Nando e alla mia famiglia, che purtroppo non più qui con me, è rimasta in Calabria, ma questa è la storia di ogni figlio emigrato di questo Paese”.

Avete capito bene, uno dei più grandi campioni italiani di powerlifting, è la disciplina sportiva nella quale ogni singolo atleta è appunto impegnato nel sollevamento del massimo peso possibile in tre esercizi, lo squat, la distensione su panca piana e lo stacco da terra, viene proprio dalla Calabria, e viene da un paesino della provincia di Reggio Calabria che nasce sul mare, si affaccia sulle Eolie, accarezza lo Stretto di Messina, e tende la mano di fatto al grande porto di Gioia Tauro.

Il Paese si chiama San Ferdinando, siamo in provincia di Reggio Calabria, ed è un paese assai famoso soprattutto per aver dato i natali ad uno dei giornalisti Rai più illustri della regione, Gregorio Corigliano, storico inviato speciale della Rai in Aspromonte e indimenticabile cronista nazionale della stagione dei primi sequestri di persona. Bene, da oggi di San Ferdinando non si parla più soltanto perché paese natale di un giornalista e scrittore famoso, ma anche per via di questo giovane e straordinario atleta italiano che nel corso di questi ultimi mesi ha raccattato tutte le medaglie possibili e immaginabili nella sua specialità.

Un grande campione sportivo con un futuro tutto ancora da costruire e da coronare di nuovi successi. Della sua terra di adozione, perché Michele considera la terra abruzzese la sua seconda patria, dice molto di più di quanto non dica degli uliveti della Piana di Gioia Tauro, ma l’Abruzzo gli ha permesso di coronare il suo grande sogno sportivo e lo ha accolto, lui appena ragazzo, come un figlio: “Qui la gente è come da noi, questa terra ha un’anima e un cuore senza confini, e qui io non mi sento mai solo”.

La mia carriera? I miei successi sportivi? Michele Gangemi sorride in maniera disarmante, e con una semplicità che fa di lui davvero un grande campione della vita elenca le tappe fondamentali della sua corsa contro il tempo e dice: “Il 3 Giugno 2018 a Rimini vinco la gara nazionale single lift Stacco da terra nella categoria Juniores (20-23 anni) con il peso sollevato di 212,5 kg. Il 23 Settembre 2018 a Dublino vinco la gara europea single lift Stacco da terra nella categoria -75 kg categoria Juniores (20-23 anni) con il peso sollevato di 215 kg. Jonathan Ravalson, atleta da me allenato, il 21 Settembre 2018 vince la gara europea single lift di Squat nella categoria -75 Seniores sollevando 207,5 kg, vincendo anche il titolo assoluto. Il 23 Settembre 2018 sempre Jonathan Ravalson vince la categoria -75 kg Seniores sollevando 237,5 kg”. Meraviglioso palmares, e tutto questo -va sottolineato-è frutto di un lavoro quotidiano quasi infernale, costellato di mille sacrifici e di mille rinunce: “Mi sono trasferito a Giulianova , in provincia di Teramo, nell'Ottobre del 2017 per svolgere il tirocinio universitario presso uno dei migliori nutrizionisti in Italia, Manuel Salvadori, famosissimo nutrizionista della SPAL.

In Calabria non avrei mai potuto farlo, essendo io ancora uno studente laureando, iscritto al corso di laurea magistrale in scienze della nutrizione umana presso l'università telematica San Raffaele di Roma. Attualmente lavoro in una palestra dove ho anche la fortuna e la possibilità di seguire diversi atleti appassionati di powerlifting. Questo è un privilegio che non avrei mai potuto avere in Calabria, sia per mancanza di strutture adeguate che per mancanza anche di persone e di atleti motivati a praticare questa disciplina sportiva così dura e anche così severa”. B.N.


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