Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
"La Regione Lazio sta cercando di fare la sua parte: ponendo i doverosi paletti etici, possiamo dare un futuro alla nostra nazione, garantire il diritto alla genitorialità e combattere le malattie ereditarie".
"La Regione Lazio sta cercando di fare la sua parte: ponendo i doverosi paletti etici, possiamo dare un futuro alla nostra nazione, garantire il diritto alla genitorialità e combattere le malattie ereditarie".
Si è svolto oggi a Roma, presso l’Hotel The Building, il convegno “Medicina della Riproduzione 2025 – La necessità di una nuova sub-specialty”, appuntamento che ha riunito specialisti, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni per fare il punto sulle nuove prospettive della medicina della riproduzione.
Tra gli interventi anche quello di Fabio Sabbatani Schiuma, Responsabile della Segreteria del Presidente del Consiglio della Regione Lazio, che ha sottolineato come la materia non sia solo un tema clinico ma abbia una forte valenza sociale: “La medicina della riproduzione va sostenuta con tutti gli sforzi possibili. La Regione Lazio sta cercando di fare la sua parte: ponendo i doverosi paletti etici, possiamo dare un futuro alla nostra nazione, garantire il diritto alla genitorialità e combattere le malattie ereditarie”.
Schiuma ha evidenziato inoltre come l’accesso alla genitorialità sia da considerarsi un diritto fondamentale per uomini e donne, e come la ricerca e le nuove pratiche possano offrire speranza a quelle coppie che affrontano difficoltà nel concepimento. “Questa disciplina non è solo scienza – ha aggiunto – ma un settore che ha un impatto profondo sulla società, sulla salute pubblica e sulla qualità della vita delle famiglie”.
Il convegno ha approfondito temi come le novità in contraccezione, terapie ormonali, endometriosi, chirurgia riproduttiva e PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), con relazioni di esperti provenienti da università e centri di ricerca di tutta Italia.
L’appuntamento, che ha visto una significativa partecipazione di medici, specialisti e operatori del settore, si è chiuso con la consapevolezza che la medicina della riproduzione rappresenti una delle sfide più rilevanti per la sanità e le politiche sociali dei prossimi anni.