Il vaccino che verrà
“Non accettate doni dagli sconosciuti: Timeo Danaos et dona ferentis”
di Massimo Fioranelli
Domenica 06 Dicembre 2020
Roma - 06 dic 2020 (Prima Pagina News)
“Non accettate doni dagli sconosciuti: Timeo Danaos et dona ferentis”
Molto spesso, diceva Kennedy, il grande nemico della verità non è la bugia, intenzionale forzata o disonesta, ma è il mito, persistente persuasivo ed irrealistico. Credere nei miti di concedere la comodità di avere un’opinione, senza la scomodità di dover pensare.

Avremmo tutti il desiderio che questo incubo finisca; che questa infodemia causata dal supposto Covid-19 abbia un rapido epilogo, un intervento straordinario, un vaccino meravigliosamente efficace e privo dieffetti collaterali.

Le nuove chimere antropologiche, quali sono i virologi televisivi,mitizzano il  vaccino che verra’,efficace e sicuro perche’ l’assioma e’: se verra’ commercializzato sarà necessariamente sicuro; sottintendono poi che non vaccinarsi sarebbe un gesto incivile, discettando dei confini di una libertà individuale il cui concetto non hannomai compreso.

L'argomento e’ delicato e non puo’ essere affrontato con ilriduzionismo tipico del nostro comitato tecnico-scientifico e dei nostrigovernanti che vede nel lockdown e nella vaccinazione di massa l'unica stradada percorrere per uscire da questa epidemia.Scrive  Ernesto Burgio,uno dei maggiori esperti in epigenetica, “ puntare sul vaccino come unica arma risolutiva è pericoloso.

Perché la pandemia non è un «incidente biologico», chesenza preavviso ha colpito l'umanità e che può essere affrontato con farmaci evaccini, ma il sintomo di una malattia cronica e rapidamente progressiva, che riguarda l'intera biosfera. Un dramma epocale inutilmente annunciato e che tenderà a prolungarsi e a ripetersi se non cambieranno le condizioni ambientalie sociali che lo hanno determinato.

Il principale errore di chi punta esclusivamente su un’ancora aleatoria vaccino profilassi di massa consiste nel dimenticare che le pandemie sono drammi socio sanitari ed economico-finanziaridi enormi dimensioni che non potremo evitare senza ridurne le vere cause:deforestazioni, bio-invasioni, cambiamenti climatici e dissesti sociali”.

Diceva Lawrence Palewsky che qualsiasi malattia può esseremortale in luoghi in cui vi è povertà, malnutrizione, fame, acqua sporca,scarsa igiene, poiché le condizioni creerebbero l'opportunità per il virus disvilupparsi.

Nonostante l’endorsment dell’OMS che dietro il pagamento di10 milioni di euro, mitizza il nostro sistema sanitario come il migliore inassoluto, combattiamo ancora con una delle letalità più alte al mondo.

Altri Paesi, piu’ poveri di noi, hanno avuto risultati migliori; geografie in cui lamedicina territoriale  è ben organizzata, hanno fermato in poche settimane la pandemia. Il contenimento dei contagi passa soprattutto attraverso  una radicale trasformazione dei sistemi sanitari.

Sebbene i vaccini rappresentano una conquista storica dellascienza moderna, sono considerati una vera e propria arma terapeutica efficace quanto dannosa quando non usata con discrezione, senso critico, moderazione,discernimento. Non per nulla oggi i risarcimenti per danni da vaccini negli USAammontano a  4 miliardi di dollari.

Ilprocesso di pubblicizzazione delle sperimentazioni cliniche e la simultanea commercializzazione dei vaccini covid-19 solleva grandi preoccupazioni circa imodi con cui sono stati valutati. Le aziende, tuttavia, hanno chiesto ai governi di effettuare ordini prima che siano noti i risultati delle prove di efficacia e sicurezza. Questi nuovi vaccini, almeno dalle informazioni ricevute finora, sono completamente diversi dai vaccini classici.

Un acido nucleico,l’RNA sarebbe immesso direttamente nelle nostre cellule, con il rischio diincorporarsi, tramite un enzima, la trancriptasi inversa, nel nostro stessoDNA; una straordinaria manipolazione del nostro sistema genetico.

Un cambiamentoepocale, mai visto nel campo della produzione vaccinale. Tutto questonecessiterebbe di cautela e di studi clinici controllati; purtroppo i datisaranno secretati per qualche anno e nessuno degli addetti ai lavori potra’farsi un'idea precisa sulla loro composizione.

Tra le varie industrie farmaceutiche in corsa per il vaccinoanti covid c'è la Pfizer, l’azienda statunitense che  ha annunciato un vaccino efficace al 95%. Lastoria giudiziaria di questa multinazionale purtroppo non e’ affatto rassicurante.L’ex vicepresidente della Pfizer, Mike Yeadon, ha espressoforti dubbi sull’utilizzo del vaccino anti covid: “Non c'è assolutamentebisogno di vaccini per estinguere la pandemia.

Non ho mai sentito parlare divaccini in modo così assurdo;  le personeche non sono a rischio malattia non andrebbero vaccinate. Non si puòpianificare di vaccinare milioni di persone sane e in forma con un vaccino chenon è stato testato a lungo su soggetti umani ”. “Qualsiasi proposta divaccinazione universale – ha aggiunto – non solo è completamente inutile ma, sefatta usando qualsiasi tipo di coercizione, è illegale;  si potrebbe prendere in considerazione l'usoprecoce di un vaccino soltanto con il consenso informato e solo per le personepiù vulnerabili.”

L'Università di Oxford e AstraZeneca, hanno annunciato che illoro vaccino a base di adenovirus ChAdOx1 nCoV-2019 e’ sicuro. In un comunicatostampa, hanno riferito che nella sperimentazione di fase III su circa 20.000partecipanti, il vaccino era efficace all’incirca nel 68% dei casi.

Successivamenteè emerso che ad alcuni dei partecipanti è stata somministrata, per errore, unaprima dose che era la metà di quella prevista. Sono stati sollevati dubbi sucome Oxford e Astra Zeneca abbiano gestito il rilascio dei loro risultatipreliminari, dato l'errore di dosaggio e cosa ciò potrebbe significare perl'efficacia del vaccino.In una lettera al British Medical Journal, Jose MMartin-Moreno, John Middleton, Mohamud Sheek, Manfred S Green  segnalano il grandissimo pericolo dellasomministrazione di vaccini prima delle prove scientifiche.

Riportare irisultati dello studio sul vaccino covid-19 in comunicati stampa prima dellapubblicazione su riviste scientifiche non e’ una pratica scientificaconsolidata ed auspicabile; non aiuta a costruire la fiducia della popolazionesui vaccini. Se i dati di sperimentazione per i vaccini candidati covid-19vengono annunciati prematuramente, ciò potrebbe minacciare l'integrità e lacredibilità delle prove. Peter Doshi (Associated Editor del British Medical Journal)commenta i risultati “annunciati” da Pfizer e Moderna: “solo la pienatrasparenza e il controllo rigoroso dei dati consentiranno un processodecisionale informato”.

Stando agli studi del dottor Tal Zaks, capo del dipartimentomedico di Moderna, (una delle multinazionali che ha prodotto il vaccino anticovid), una persona vaccinata continua ad infettare gli altri; e stando allestime che le multinazionali come Moderna, Pfizer e Astrazeneca hanno prodotto,questi vaccini garantirebbero un’immunità temporanea.Christian Perronne,  unprofessore ipervaccinista francese, afferma che "Tutte queste misure sono fatte in modo che i francesichiedano un vaccino.


Qual è quindi il vantaggio di un vaccino generalizzato peruna malattia la cui mortalità è prossima allo 0,05%?  Questa vaccinazione di massa non ènecessaria. Inoltre, i rischi della vaccinazione possono essere maggiori deibenefici”.I potenziali effetti collaterali di questi vaccini,soprattutto l’impatto che avranno sul nostro genoma, potremo conoscerli nonprima di quattro o cinque anni. Potrebbe anche  verificarsi che un’alterazione genetica possaalterare l’intero sistema immunitario, trasformando in pericolosi killer deinormalissimi virus con cui conviviamo tranquillamente.

Il virus Sars-Cov-2 rappresenta un rischio solo per meno del 5% delle persone, che oggi, adifferenza di quanto avveniva a marzo, possono essere curate con efficaciterapie. Nei bambini e nei più giovani le probabilità di superare positivamenteil virus sono le stesse del vaccino.

Molti personaggi politici stanno chiedendo il silenziamentodi coloro che osano sollevare dubbi sui vaccini; alcuni vogliono che scenda incampo addirittura l’esercito; trasformando di fatto un problema sanitario inuna catastrofe sociale. Se questo “Piano vaccini” tanto decantato, verrà messoin atto nelle metodologie che ci sono state illustrate in tv e nei giornali,rischiamo di rendere “cavie” di un trial lunghissimo, tutti gli anziani, il personale sanitario, con dei potenziali e devastanti rischi per l’assettosociale ed organizzativo dello stato.

Il 3 Maggio 2009, sul settimanale francese L’Express, JacquesAttali disse: «La storia ci insegna che l’umanità evolve significativamentesoltanto quando ha realmente paura: allora essa inizialmente sviluppameccanismi di difesa; a volte intollerabili (dei capri espiatori e deitotalitarismi); a volte inutili (della distrazione); a volte efficaci (processiche allontanano se necessario tutti i principi morali precedenti). Poi, una volta passata la crisi, la paura trasforma questi meccanismi per renderlicompatibili con la libertà individuale ed iscriverli in una politica di salutedemocratica».

Il 19 Novembre 2020 il fondatore del World Economic Forum, KlausSchwab, ha dichiarato che «Il Covid è l'occasione per un reset mondiale». “In questo progetto ilCovid gioca un ruolo fondamentale, come alibi che giustifica – dinanzi al totemdi una scienza prostituitasi agli interessi dell'élite dopo aver abdicato allasua missione di salvare vite umane – la privazione della libertà, l’intromissione dei governi nella vita privata dei cittadini, l'instaurazionedi un regime pseudo-sanitario in cui, contro ogni evidenza scientifica oggettiva, viene deciso dall'alto il numero di commensali, la distanza tra le persone,la possibilità di comprare, vendere, respirare e addirittura di pregare.

Qualcuno, nel silenzio  assordante della Gerarchia, ha imposto la chiusura delle chiese o lalimitazione delle celebrazioni religiose, considerando la Casa di Dio come uncinema o un museo.

Sono i paradossi di un potere traviato, gestito da personecorrotte nell'anima, che dopo aver ripetuto ossessivamente il mantra dellademocrazia e del potere che appartiene al popolo si trova oggi costretto adimporre la dittatura contro lo stesso popolo, in nome del raggiungimento di obiettivi volti a tutelare gli interessi politici e finanziari dell’élite. Iricchi si stanno arricchendo sempre di più, mentre viene falciato via quel cetomedio che costituisce il tessuto sociale e l'anima stessa delle Nazioni.

La Rivoluzione Francese cancellò l’aristocrazia occidentale; la Rivoluzione Industriale cancellò icontadini e diffuse la proletarizzazione che portò alla sciagura del Socialismoe del Comunismo; la Rivoluzione del Sessantotto demolì la famiglia e la scuola. 

Questo Great Reset, voluto dall’élite globalista, rappresenta l’ultimarivoluzione con la quale creare una massa informe e anonima di schiavi connessialla rete, confinati in casa, minacciati da una serie infinita di pandemie progettateda chi ha già pronto il miracoloso vaccino.

Proprio in questi giorni, con la sincronia di un piano orchestrato nei minimi particolari sotto un'unica regia,da più parti si va teorizzando l’imposizione del vaccino, del quale peraltronon si conosce la reale efficacia né le conseguenze che esso potrà avere.

A quest’obbligo dovrebbe accompagnarsi anche un passaporto sanitario, in modo che quanti ne sono provvisti possano muoversi senza limitazioni, mentre coloro chelo rifiutano non dovrebbero poter usare i mezzi di trasporto, frequentare ristoranti e locali pubblici, scuole e uffici. Che questo rappresenti una intollerabile violazione delle libertà dell'individuo non pare costituire unproblema: i legislatori non esitano ad esautorare i Parlamenti per imporre le loro norme tiranniche, sapendo che il loro potere sussiste finché obbedisconoall’agenda del Great Reset, fatta propria dalle istituzioni internazionali comel'Unione Europea e l'ONU.

Dinanzi ad uno spiegamento di forze così massiccio e coordinato rimaniamo attoniti,sconcertati dalla sfacciataggine di chi ci sta dicendo, in sostanza, chedobbiamo accettare in silenzio la dittatura di un gruppo di potere senza volto,perché così esso ha deciso.

Restiamo sconcertati dall'asservimento della Sinistra mondiale – e dei Dem negli Stati Uniti – a questa agenda, che non conosce nessun limite, nessun freno alla propria esecuzione; al punto da organizzare un colpo di stato elettorale di tale portata e gravità da lasciare inorriditi.

Ai brogli manuali delle schede duplicate, dei voti di persone defunte, dei cittadini che scoprono di aver votato mille volte e degliimpiegati che manomettono i risultati oscurando le finestre dei seggi conpannelli di cartone si affianca l'uso di un apparato di computo dei voti che sta dimostrando non solo il suo uso fraudolento, ma di esser stato addiritturaprogettato a livello di software per consentire lo spostamento di voti da un candidato all'altro, sulla base di un complesso algoritmo.

Non sono parole mie ma dell'Arcivescovo Carlo Maria Viganò;questa sarebbe stata la chiesa che avremmo voluto.Rileggere la storia ci aiuta sempre ad interpretare ilpresente.

Il sacerdote troiano Laocoonte aveva intuito  che un’insidia si nascondeva nel cavallo dilegno lasciato dai Greci come dono agli dei davanti alle porte di Troia; ammonìi suoi concittadini di non portarlo dentro: TimeoDanaos et dona ferentis (Temo i Greci, anche quando recano con sé doni).

Il sommo sacerdote fu  il primo dei complottisti, un negazionista ante litteram; purtroppo la storia gliha dato ragione.

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